Terra

Breve sinossi

(dal regista che per primo l’ha rappresentata)

Ieri come oggi.
Il radicamento alla propria terra e l’amore “filiare” restano, alla fine dei conti, i valori predominanti del vivere quotidiano della nostra bella quanto odiata terra siciliana.
La terra, infatti, è titolo nonché filo conduttore di questo testo del nostro già apprezzato Alfio Messina, dal quale si viene coinvolti in una serie di equivoci ed ammonimenti che faranno tanto ridere e riflettere, soprattutto il pubblico più giovane.
Come costume dell’autore, inoltre, non mancano molti spunti di riflessione e simbolismi che richiamano valori e sentimenti spesso dimenticati.
La trama si sviluppa con un primo atto dedito alla presentazione delle genti di campagna e del loro modo di vivere semplice, che ancora oggi si respira nei paesini del meridione, soprattutto nell’entroterra. I caratteri dei personaggi faranno da prologo alla storia che si snoderà più concitatamente nel secondo atto, dove Tommaso sarà accolto a Milano da una serie di circostanze che lo convinceranno a ritornarsene giù subito dopo il suo arrivo.
Il terzo atto, infine, si conclude con una trovata suggerita proprio da ciò che è stato messo tanto in discussione: la terra.