Giallo Limone

 

Indicazioni Specifiche
Scheda Commedia
Genere COMMEDIA BRILLANTE
Lingua Italiano e dialetto Siciliano
Atti TRE
Anno stesura 2007
Prima rappresentazione Teatro Comunale di Trecastagni 29/03/2008 (con la regia di Melo Toscano)
Personaggi necessari Totali 10 uomini: 6 Donne: 4
       

 

Breve sinossi

“Giallo limone” è ambientata nel territorio etneo e trae lo spunto da una storia realmente accaduta.
L'amore tra i diversi ceti sociali sembra essere argomento di anni passati, dimenticati, ma non è così. Ci sono ancora "sacche di resistenza" che ostacolano il volersi bene. Ma è proprio l'amore vero, quello profondo che allieta la vita, che fa vedere il futuro roseo, che anima la speranza e che fa essere artefici del proprio destino. In tutto questo credeva il giovane Lino, coprotagonista della vicenda:
"Giallo come il colore dei Limoni, come quello dell'oro nuovo che luccica; giallo come il sole di questa terra meravigliosa; giallo come la gelosia che mi acceca."
In questa battuta pronunciata dal giovane Lino, vi è un po' la sintesi della commedia.
Il limone è lo spunto da cui nasce questo lavoro. Un frutto straordinario che possiede molteplici proprietà e che è stato per anni il protagonista dello sviluppo economico delle terre acesi. Da un po' di anni, tuttavia, si registra la sua crisi nelle vendite e di conseguenza nell'economia del territorio. Ma è stata una crisi annunciata, poiché la sua commercializzazione non è stata fatta nei modi corretti e soprattutto onesta. Ecco, allora, l'idea del giovane Lino: sfruttare le proprietà del limone. Ricavare da esso tutto ciò che è possibile, dal profumo alle essenze, dal liquore ai succhi, dai medicamenti alle medicine! La mentalità arroccata nei suoi principi assurdi, tuttavia, non fa vedere oltre il proprio naso. Chi crede fortemente nelle proprie idee, tuttavia, ha tutto il diritto di provare e, spesso, di vincere. Nella vita bisogna credere negli ideali affinché la persona si realizzi.
In sintesi, è questo il messaggio della commedia, anche se viene risaltato l'amore, quello forte, quello che ti dà la carica di vivere ogni giorno in modo dinamico.

La trama
Lino ama Federica, figlia del signor Trovato, uomo possidente e proprietario di limoneti. Il loro amore però è osteggiato dalla famiglia di lei, in quanto Lino è figlio del fattore, un povero contadino. Il giovane è molto innamorato della ragazza ed ha molte progetti per il loro futuro. La ragazza, invece, è titubante, anche se nel profondo del suo cuore lo ama. Un giorno la casa di Trovato viene svaligiata e, come succede spesso, viene accusato il giovane che è costretto a partire per la vergogna. Vittoria, nonna di Lino e serva di famiglia, si licenzia per la vergogna e l'onta subita. La famiglia Trovato cade in disgrazia poiché i limoni, su cui si fondava la fonte di reddito, non si vendono più. Trovato è costretto a indebitarsi e a chiedere aiuto al suo ragioniere Miseria che lo fa con piacere, ma soprattutto con celato interesse. Federica sposa un ricco e giovane dottore, un po’ strano e ambiguo, "costretta" dalla necessità economica; la sorella Marianna, dal carattere forte e opposto a quello di Federica, sposa per necessità il figlio del ragioniere Miseria.
Tra tutti emerge Lino che ha creduto in ciò che desiderava ed è, proprio lui a chiudere la scena.
Nella vicenda s'inseriscono personaggi un po' particolari: Eugenio, il figlio di Trovato, poeta e po' strampalato; il giovane Lissarà, anche lui un po' equivoco. Pippo Lumia, il fattore, la voce della sincerità e del lavoro onesto; Miseria, il ragioniere di Trovato, truffaldino e interessato.

Una miscela di personaggi diversi tra loro e di situazioni comiche per far passare una serata all'insegna del sorriso, ma anche, di riflessione "spensierata".

 

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